Scicli

e le sue Tradizioni

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Senza vedere la Sicilia non ci si può fare un'idea dell'Italia.
È in Sicilia che si trova la Chiave di tutto.

(W. S. von Göethe, 1787)

Tra le principali Tradizioni di Scicli si possono ricordare la Sacra Rappresentazione della Battaglia delle Milizie detta anche la Festa della Madonna a cavallo, la tradizionale Cavalcata di San Giuseppe,
Della tradizione sciclitana fanno parte i festeggiamenti della Pasqua, con la tipica festa del Cristo Risorto detto Il Gioia.

Inoltre, suggestivo è il Presepe Vivente a Chiafura e interessante il Carnevale (tipico quello della "Stradanuova".
Vi sono poi altre feste minori, altrettanto belle e piacevoli.
 
   
Le Tradizioni di Scicli

Le tradizioni popolari e il folklore di Scicli sono davvero degne di nota e risalgono a periodi storici lontani nel tempo, di cui, spesso si è persa memoria. Eccone alcune tra le più rilevanti.

 
Balicu a San Giuseppe
La Cavalcata di San Giuseppe
La Cavalcata di San Giuseppe


La cavalcata di San Giuseppe è una tradizionale rivisitazione storico-religiosa della Fuga in Egitto narrata dagli Evangeli.
Si svolge ogni anno intorno al 19 marzo con una particolare preparazione di cavalli che vengono bardati con fiori e violaciocche (U Balicu, nel dialetto locale) e con essi i cavalieri percorrono le strade della città dove, intanto, vengono accesi particolari falò (i Pagghiari). Vicino ai falò si raggruppano gruppi di persone che consumano insieme frugali cene a base di arrosti.
I migliori cavalli (e relativi cavalieri) vengono poi premiati.
Da qualche anno è in uso anticipare la cavalcata anche a Donnalucata, una settimana prima di quella di Scicli. Anche qui i cavalli bardati con fiori e "balicu" percorrono le vie della Borgata, dove si accendono i "pagghiari" (i falò).

Il Gioia la festa del Cristo Risorto


Gioia è il nome che viene dato dagli Sciclitani a Cristo Risorto durante i festeggiamenti pasquali.
Il Sacro Simulacro (opera attribuita a G. Civiletti), viene portato in processione a spalla da tanti giovani ed innalzato spesse volte al grido di "Gioia!".
La processione dura dalla mattina sino a tarda sera ed attraversa tutte le strade del centro cittadino.
Prima del Simulacro di Cristo Risorto viene portato in processione lo "Stendardo", ovvero una pesantissima bandiera che rappresenta la vittoria del Risorto sulla Morte.
La festa di Pasqua è molto sentita dai fedeli sciclitani.
Il Gioia è diventato quasi il simbolo di Scicli, così come la musica che le bande cittadine eseguono durante i suoi "Giri" per la città: l'Inno per il Gioia detto "Busacca", dal nome di un benefattore sciclitano del Settecento.

Gioia
Cristo Risorto: Il Gioia

La Battaglia delle Milizie o della Madonna a Cavallo


La ricorrenza della Battaglia delle Milizie o della "Madonna a Cavallo" è una delle più sentite dagli sciclitani. Si festeggia a fine maggio e rappresenta la vittoria dei Normanni sui Saraceni che si fa risalire all'anno 1091 per opera di Ruggero d'Altavilla (vedi anche la pagina sulle notizie storiche di Scicli) conclusasi con la liberazione di Scicli dal dominio saraceno.
Si narra che la battaglia finale fu vinta dai Cristiani per l'intercessione della Vergine Maria scesa su un bianco cavallo a difesa di Scicli.
La rappresentazione teatrale vede fronteggiarsi gruppi di Turchi (i Saraceni) contro gruppi di Cristiani (i Normanni). Dopo lunghe trattative sul controllo del territorio, si addiviene ad una battaglia.
La Battaglia simulata si conclude, quindi, con l'intervento miracoloso della Vergine Maria, che, scesa dal Cielo in groppa ad un Bianco Cavallo, libera la città dall'assedio straniero.
I festeggiamenti durano un'intera settimana e coprono aspetti civili e religiosi.


Il Presepe Vivente a Chiafura


Il Presepe vivente di Scicli si svolge in un luogo particolare e affascinante, una collina detta di Chiafura dove si trovano abituri rupestri di un epoca in cui Scicli era ubicata nelle colline adiacenti l'attuale città (sono quelle raffigurate nello stemma araldico). Grotte, quelle di Chiafura, abitate sino ad epoche recenti (furono visitate negli anni '50 da Pierpaolo Pasolini: vedi le notizie soriche su Scicli. La collina e le grotte vengono illuminate in modo da rispettare le condizioni naturali del luogo e vari personaggi animano l'ambiente con scene bucoliche e pastorali.

 

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